venerdì 26 ottobre 2012

La Ferrari al GP di India. La bandiera della Marina, irrita il ministro indiano, e non solo...

Qualche giorno fa, tutti abbiamo accolto con favore, la notizia che la Ferrari, al prossimo GP di India, porterà ben visibile sulle monoposto di Alonso e Massa, la Bandiera della Marina Italiana...

In una nota della scuderia di Maranello, si era chiarita questa decisione così: "La Ferrari vuole rendere omaggio a una delle migliori eccellenze del nostro Paese auspicando anche che le autorità indiane e italiane trovino presto una soluzione per la vicenda che vede coinvolti i due militari della Marina Italiana". 


La decisione non è stata accolta di buon grado in India. 

Il Ministro degli Esteri locale, infatti, si è espresso negativamente: “Chi utilizza gli eventi sportivi per promuovere cause che non sono di natura sportiva non è coerente con lo spirito dello sport”. 

Non un’apertura distensiva, questo è certo; e benvenga, aggiungiamo noi, visto che si fa maggior chiarezza sul comportamento degli indiani, meritevole, ad ogni costo, di sanzioni !!!

Del fatto che i due marò sono detenuti illegalmente, non v'è cruccio alcuno, mentre le sacre insegne della marineria creano disagio al ministro indiano ?!?

  
Anche un giornale locale, il Mint, ha polemizzato sull’argomento con una domanda che la dice lunga sulla posizione dell’opinione pubblica indiana: “Chi sono le vere vittime qui? I due militari che stanno affrontando un processo oppure i due pescatori che sono stati uccisi?”. 

Non parliamo di un giornaletto locale, o di un attore di bolliwood; no, dico, parliamo del Ministro degli esteri di un paese detentore di armamenti nucleari, che dovrebbe soppesare le parole, ed i concetti, certo molto più di un cittadino comune !!!

La faziosità del ministro indiano, e quella del quotidiano locale, è ovviamente offuscata, al punto che, come avviene oramai da mesi, semplici questioni di DIRITTO INTERNAZIONALE, vengono calpestate in una FARSA prolungata, surreale e grottesca...


Una cecità che mai ci si sarebbe aspettato da un paese, che è sempre stato amico, del nosto paese.
La vicenda, strumentalizzata da mesi, si è protratta fino all'inverosimile, configurandosi semplicemente come prova di forza, come ripicca, come impuntatura bella e buona degli indiani...
  
Bene ha fatto il nostro Ministro degli Esteri, a congratularsi con la scelta Ferrari, perchè esporre il simbolo della Marina Militare,  "Testimonia il sostegno di tutto il Paese ai nostri marò”. Siamo grati al Ministro, per questa chiarezza tutt'altro che distensiva; ed era ora, dopo mesi di poca chiarezza, da parte delle autorità indiane.

Mesi fa, ho già scritto, come molti di noi, una lettera di sollecitazioni all'Ambasciata Italiana in India; migliaia di persone, lo hanno fatto, rivolgendosi rispettosamente, alle NOSTRE autorità, che di sicuro conoscono le leggi internazionali, i protocolli, nonchè tutte le opportune modalità di esporre le proprie idee.
Da noi, si usa fare così; idealmente, qui, lo Sport, vuol dire VALORI, ci permetta il ministro indiano, di esporli ben colorati su uno dei nostri bolidi...
  
Vorrei sapere, infine, e lo chiedo con un bel sorrido beffardo, dal Ministro indiano e dal quotidiano citato, cosa ne pensano dell'analogo incidente di luglio con la nave ausiliaria della marina statunitense Rappahannock ?!
Perchè, in quel caso, l'accidentale uccisione di un pescatore ed il ferimento di altri due, rei di essersi avvicinati troppo alla nave scortata, non ha dato luogo a richieste di estradizione ?!

Cosa rende, l'incidente americano differente da quello italiano ?!

E' solo una prepotenza, cari lettori; e questa osservazione del ministro indiano, sulla Ferrari, ce lo fa capire ancora meglio, se qualcuno ancora avesse ancora dubbi...
Questa storia, non la dimenticheremo, se non ci ridanno subito i nostri marò indietro...

I nostri bolidi, sfrecceranno in India, con i colori che più amiamo, in questo momento; venire in India, per un qualunque motivo, senza quei colori, sarebbe stato indegno comportarsi !


 Dal Mint

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