giovedì 25 ottobre 2012

Credito in Italia. 500 provvedimenti in 5 anni, altro che trasparenza.

L'altro ieri, il Presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, nel corso di un'audizione al Senato, sull'accesso al credito, ha svelato alcuni aspetti cruciali di quanto accade in questo paese e di cui, i media e la politica, NON si occupano affatto...

Nessuna eco, nessun clamore, per le questioni poste dal Presidente Mussari; eppure, sono questioni che riguardano la nostra sopravvivenza, quella delle nostre aziende, famiglie, persone...


Le difficoltà di una ripresa, si rendono difficili con uno spread a 310 punti base: "se la stabilità conseguita con questo Parlamento ottiene il risultato di ridurre il rischio Paese ai livelli precedenti il 2011, l'Italia ha tutte le condizioni per tornare a crescere", ha affermato il Presidente dell'ABI, poichè "lo spread a 310 significa meno liquidità per le banche e costi più alti per finanziarsi, quindi meno credito a imprese e famiglie".


Quanto riportato dal Sole 24 Ore, è quanto ci è dato sapere; leggendo bene tra le righe, comunque, si riconferma il mio terrore su quanto da mesi dico, del nostro sistema creditizio.

Il Presidente Mussari, ha parlato della necessità di una "armonizzazione delle regole, in mancanza della quale, ancora una volta, saranno le banche che finanziano le imprese a pagarne il conto con inevitavibili risvolti sui flussi di credito dell'economia".
Su questo tema, il Presidente ha citato l'imminente, si spera, smobilizzo dei Crediti che le imprese vantano nei confronti della Pubblica Amministrazione (dicembre).
Una esigenza primaria, molto tardiva, che comunque salverà alcune realtà prossime al tracollo, mentre sono migliaia, quelle che non ce l'hanno fatta, con migliaia di lavoratori licenziati o in cassa integrazione... Una vergogna CAUSATA DALLO STATO, questa, di cui siamo tutti a conoscenza.

Ma, aggiungo io, armonizzazione vorrebbe dire molto di più, perchè qui, la politica, negli ultimi anni soprattutto, ha ingoiato tutto quello che arrivava dalla UE, senza un vero controllo e verifica delle conseguenze ! 

Basilea, sarà pure un metodo buono per i tedeschi, fors' anche per i francesi; ma come si può gestire il Credito, in Italia, con questi criteri ?!
Come si può, gestire con i medesimi criteri il Credito, per aziende e famiglie, che operano in CONTESTI così difformi, anzi, profondamente diversi ?!

La nostra tassazione, diretta ed indiretta, quella che colpisce aziende e lavoro, la burocrazia, il contesto, le infrastrutture, i sistemi diffusi di corruzione, le incertezze normative ed i costi continui di variazioni imposte dal legislatore, sono qualcosa di ignoto, altrove. Armonizzare, è un processo che richiede TEMPO; qui si voleva renderci tutti tedeschi in pochi anni !!!

Follia pura di cui, ignote, rimangono solo le percentuali e le tipologie di colpa, tra UE, e governi italiani !!! 

"Nessuno si lamenta della necessaria trasparenza, ma un conto é la trasparenza e un conto sono i 500 provvedimenti che hanno coinvolto il settore negli ultimi cinque anni", e sono queste le giuste lamentele del Presidente Mussari che portano al mio chiodo fisso di sempre...

Questa eccessiva attenzione alla quale sono state sottoposte le banche, da parte del legislatore, sono solo il frutto della SUPINA accettazione, senza filtro, delle direttive e normative UE cadute a pioggia, negli anni...


La politica, in questo comparto e negli ultimi anni e mesi, NON ha osato muovere un dito, se non per recepire, a CAZZO DI CANE (scusate il tecnicismo), tutto quello che arrivava dalla unione FOTTUTA europea !!!

La politica cos'ha fatto in questi anni e mesi ?!? 


Solo blande dichiarazioni e lamentele sulla difficoltà di accesso al credito (per quei coglioni di elettori, cittadini, famiglie e aziende); questo è l'unico segnale arrivato dalla politica ! 

Un segnale vacuo, intermittente, inutile ed INGIURIOSO, dei caduti in questa guerra, perchè non c'è altro modo di chiamarla, questa situazione...

I nostri politici, non hanno mosso un dito sul serio; e d'altra parte, quando lo muovono fanno ancor più danni !!! 

Risultano stonate, le preoccupazioni del Presidente della Repubblica, sui sentimenti anti-europeisti sempre più diffusi, perchè il vero generatore di questi, è stata l'europa stessa, l'euro, la nostra politica... In ogni settore, hanno recepito male, tardivamente, senza filtri, le varie direttive; questo sgangherato procedere, nel settore del Credito, ha creato danni INCALCOLABILI !!!


In tutto questo flusso normativo mostruoso, in questi anni, non sono MAI stati ascoltati i lavoratori, le basi, le persone che si occupano quotidianamente, di Credito, sul territorio; MAI !!! 

Altro che parti sociali; questi han fatto, come sempre,  quel che c'era da fare; e l'hanno fatto oltretutto MALISSIMO, non filtrando minimamente le disposizioni, e partorendo peraltro nei mesi norme a singhiozzo, tra mille incertezze, buchi e bachi normativi, problematiche di tutti i tipi... 

CHI meglio conosce procedure, metodologie, tecniche, nel quotidiano esercizio del Credito, CHI meglio conosce i Clienti, le problematiche, i territori, in questi cruciali mesi è RISULTATO  DEL TUTTO ESCLUSO DAL CONTROLLO DELLE QUESTIONI !!! COME SEMPRE !!!  


Nessuna commissione parlamentare del passato, infatti, si è fatta carico di considerare COME, questa MASSA ENORME di dispositivi, di norme, di leggi, di nuovi enti ed adempimenti, avrebbe impattato sul mondo del Credito in questo paese.


Hanno recepito TUTTO, riuscendo anche a peggiorare il peggiorabile; in questo, straordinari, di nuovo, i nostri politici... 


Il risultato ?!


Il Credito, in Italia, è FERMO. 

Non lento, non ridotto, non in difficoltà: FERMO, IMMOBILE, I-NE-SI-STEN-TE !!! 

Durante un'audizione in commissione Industria del Senato, Mussari ha poi aggiunto che "se le norme europee penalizzano le banche commerciali in genere, la normativa nazionale incide gravemente sulle capacità reddituali delle banche commerciali italiane e dunque sulla loro possibilità di continuare a servire l'economia".

La osservazione quotidiana della realtà, unite a queste parole del Presidente dell'ABI, rendono un quadro chiaro della situazione, meglio spiegando quel mio "INESISTENTE" !!!


Un paese senza Credito, non potrà andare avanti ancora molto tempo e questo è quanto, e non è poco.

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